Ama e non pensare by Raffaele Morelli

Ama e non pensare by Raffaele Morelli

autore:Raffaele Morelli [Morelli, Raffaele]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: psicologia
ISBN: 9788804622314
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-10-10T16:00:00+00:00


Capitolo sesto: Impara dai bambini.

Questo non è un libro sugli dèi, e quindi non mi soffermerò sul legame che Eros, il dio dell'amore, intrattiene con le altre divinità dell'Olimpo.

Semmai questo libro si sofferma su cosa fare quando le forze primordiali vengono a trovarci, e quindi quando Eros si affaccia sulla porta della nostra casa.

Credo che quando ci innamoriamo dobbiamo trovare gli occhi innocenti, e gli occhi sono innocenti solo quando non sono offuscati, oscurati dai pensieri.

Proprio come gli occhi dei bambini, che vivono in un'altra dimensione dell'anima, dove il pensiero è il grande assente.

Mentre passiamo il tempo a chiederci come educare i nostri figli o come insegnare loro a vivere, ci dimentichiamo che i bambini sono il germoglio della vita, e quindi sono più vicini all'anima e all'essenza di quanto lo siamo noi.

Dai bambini c'è solo da imparare, perché usano le risorse del cervello, le sue energie antiche, che noi abbiamo dimenticato o rimosso. Ci piaccia o no, noi insegniamo loro solo cose morte, naufragate, mentre i piccoli hanno quegli occhi liberi che sono la base di ogni virtù.

Per questo Lao Tzu parla spesso dei bambini e della loro capacità di orientarsi nella vita come nessun adulto sa fare:

"Chi possiede una grande virtù è come un bambino piccolo: gli insetti velenosi non lo pungono, le bestie feroci non lo azzannano, gli uccelli rapaci non lo assalgono. Le sue ossa sono deboli e i suoi muscoli sono teneri, eppure può stringere con forza. Egli non conosce ancora il rapporto fra maschio e femmina, eppure la sua virilità è già evidente ed il suo vigore è già efficace. Egli può gridare e piangere un giorno intero, senza diventare rauco, poiché la sua armonia è già perfetta".1

Essere come i bambini, quando scopriamo l'amore - innocenti, curiosi, liberi da schemi, da giudizi - significa assorbire le virtù di Eros e quindi ricevere i tesori che ci sta portando. I bambini non pensano, eppure sanno tutto, vedono tutto.

Per questo l'iconografia spesso mostra Eros come il bambino monello, pieno di ironia, di sorrisi, spregiudicato e con le ali e la freccia pronta a colpire, a loro insaputa, uomini e dèi.

Le ali rivelano che appartiene a mondi sottili, aerei, rapidi, celesti, che vive in una dimensione invisibile, quella dell'anima, e che solo la mente libera dalle identificazioni, proprio come quella dei nostri piccoli, può coglierne la portata.

Insomma, Eros ha la mente libera dei fanciulli, e così dobbiamo essere di fronte a lui. Ma i bambini hanno nella loro anima, nella loro carne, un altro dio, un'altra forza primordiale che, per molti versi, assomiglia ad Eros, ed è Ermes.

Guai guardarli con gli occhi dei vecchi.

Per parlare dei bambini non si può prescindere da Ermes, Mercurio, il dio che ha le ali ai piedi. È sì materiale, carnale, concreto, come lo sono i piedi che battono la terra, ma la sua natura è volatile, inafferrabile, come l'intuizione, come le cose dell'anima, come le cose sottili.

Se le donne vivono nel regno di Iside, dell'eterno femminino, se ogni donna senza saperlo



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